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lunedì 7 giugno 2010

RICORDATE I GIORNI DELLA FUSIONE? ECCO COM'ERANO...

Ve li ricordate i giorni della fusione? Ecco come il quotidiano "la Repubblica" le descriveva in un articolo dell'epoca:

"CHE BURLA, LIVORNO UNITA
Repubblica — 04 luglio 1991 pagina 30 sezione: SPORT

LIVORNO C' era una volta un derby, forse il più caldo, di tutto il basket italiano. E ci sarà, domani, un matrimonio che non s' aveva da fare, unendo tifoserie tra le quali correvano fossati palieschi: c' era chi non l' ammetteva in famiglia, un tifoso dell' altra sponda. Il basket succhia miliardi e questa sete spiana anche la sua storia: resterà una sola squadra a Livorno, che è una delle piccole patrie dei nostri canestri e che alla fusione non pensò neppure quando sia Libertas che Pallacanestro vegetavano, anni Settanta, entrambe in B. Adesso, invece, è tutto firmato: e la nuova squadra, Pallacanestro Libertas Livorno, sarà tanto diversa dalle due che l' hanno preceduta. Avrà un' impronta più forte di Libertas, il club ultimamente più forte, due estati fa addirittura a mezzo secondo dallo scudetto nella famosa finale con Milano. La Pallacanestro, che stava in A2 con lo sponsor Tombolini, offrirà solo due pezzi: l' americano Addison, se non fa le bizze per l' aumento di stipendio, e il play Diana. Ma la Livorno fusa non somiglierà neppure all' ultima Libertas. Fantozzi, che se n' è andato a Roma, era anche più di un capitano. Al suo posto ne sono arrivati tre (Busca, Ragazzi, De Piccoli) e anche così, si capisce, si cambia faccia a un quintetto. Intanto, per sentirsi meno male, hanno deciso di chiamarla, più dolcemente e modernamente, sinergia. Ma quando i tifosi della Baracchina Rossa (Pallacanestro) attraversano il lungomare per andare da quelli della Baracchina Bianca (Libertas), le parole non possono essere così leggere. Sui muri di questa città che ha inventato il Vernacoliere e affida alla notte e all' intonaco i messaggi del suo sarcasmo, sono comparse scritte grevi. Lettere e petizioni alle redazioni locali hanno chiarito che la sinergia è piaciuta a pochissimi. Le battute allegre sono rare. Questa, da fans della Pallacanestro nel covo nemico: Ehi ragazzi, che bei ricordi, due anni fa, quando perdemmo lo scudetto per centesimi di secondo, annettendosi quel pezzetto di memoria collettiva, come già si fosse fusi e non invece in giro per la città, la notte delle beffe e dei cortei, a gridare Grazie Milano. Mauro Di Vincenzo, 39 anni, oggi targato Libertas, ma passato pure per l' altra panchina, sarà il coach di questo insensabile Anno Primo dell' Era Livorno Unita. Non nasconde i disagi, spera solo che a questo tempo delle cose negative segua presto un periodo positivo, di entusiasmi riaccesi. Potrebbero venire coi volti nuovi, o coi primi risultati che, mi auguro, sapremo ottenere. L' obiettivo è un posto nei play-off, ma lo butto lì così, senza quasi sapere su quali forze conteremo. Ma dobbiamo arrivarci, anche partendo dagli attuali presupposti oscuri; e ci servirà un campionato da vivere accanto alla passione della gente, perchè all' inizio dell' anno prossimo ci sarà il nuovo palasport da novemila e Livorno potrebbe entrarci tutta, al seguito di una sola squadra. Certo, dimenticando pure le minacce di oggi, tutti questi tifosi che dicono: l' abbonamento non lo faccio più. Di Vincenzo non ha più visto Dodo Rusconi, il collega che aveva un posto garantito in contratto e che oggi, visto che di panchine ce n' è una sola, dovrà lasciare il campo. Capisco la sua situazione, mi addolora, non solo per il disagio economico: Rusconi dovrà star fuori dalla mischia e fuori si sta male. Di qui a lunedì, ultimo giorno di mercato, la nuova Livorno sarà fatta. Busca, Ragazzi, De Piccoli, Forti, Carera, Diana sono pressochè sicuri, dal mercato potrebbe arrivare un play più esperto, la coppia Usa prevede Addison e un pivot che la società cercherà in America, non battagliando però con le concorrenze stellari che cacceranno giganti sopra il milione di dollari. Ma al mercato Livorno va anche a vendere, perchè gli uomini di due squadre, per farne una, sono troppi. E poichè molti sono lì, famelici, ad attendere i prezzi stracciati, corre anche un' altra minaccia: facciamo la sinergia, ma ci teniamo pure le due squadre, in A1 e una A2".

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