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martedì 9 giugno 2009

BASKET LIVORNO: SITUAZIONE MOLTO CAOTICA

Stamani avevamo postato un articolo de "Il Tirreno" in cui si parlava di una trattativa tra un emissario del Sindaco di Livorno con un gruppo di imprenditori toscani interessati a rilevare la quota di maggioranza del Basket Livorno. Ora, leggendo un articolo del quotidiano "La Nazione" con firma di Lorenzo Gremigni, si capisce tra le righe che è vicina la cessione a Verona o a Capo d'Orlando. Ecco che lo postiamo: "Lorenzo Gremigni - Livorno. I TEMPI per la sopravvivenza del basket si accorciano. Lunedì 22 giugno è la data ultima per la cessione del titolo sportivo. Dopo di quella o si perfeziona l’iscrizione alla Legadue, si trovano le risorse e si partecipa al campionato oppure si sparisce dalla geografia del basket d’èlite. Livorno è al bivio e non si capisce ancor cosa si voglia e soprattutto si possa fare. Le ipotesi però fino al 22 non sono, due ma tre perché rimane quella della cessione, anzi dello scambio del titolo. E potrebbe avvenire con Verona che ha conquistato la promozione alla serie A dilettanti e vorrebbe salire di categoria senza dover spendere una fortuna per mettere insieme una formazione che possa aspirare al salto di categoria. Che oltretutto non è mai sicuro al cento per cento. Si sa che la triade che attualmente si interessa del Basket Livorno e cioè Del Nista, Tamalio e Tofani sta esaminando le varie soluzioni e che dovrà dare una risposta in tempi non molto lunghi e comunque nella prossima settimana. COSA ACCADRÀ? Non è facile prevederlo perché anche disputare la A dilettanti, e cioè la vecchia B1, richiede un budget non indifferente se non si vuole fare la figura della squadra materasso e concludere il campionato con una retrocessione. E a Livorno manca la liquidità e la possibilità di trovare in loco chi si può interessare di basket sborsando le cifre che servono. L’unica soluzione poteva essere quella degli ‘amici del basket’, un gruppo di imprenditori e appassionati disposto a tassarsi per cifre non troppo elevate ma che messe insieme avrebbero permesso un futuro, ma il tentativo di creare l’associazione è fallito sul nascere malgrado gli sforzi del trio Canaccini, Nebbiai, Del Nista per cui non resterebbe che sperare in uno sponsor che venisse da fuori disposto ad investire sul basket. Sul tipo di quanto successe con il Falsini della Mabo che permise un lungo periodo di tranquillità. C’è chi ha detto di averlo a portata di mano, ma i discorsi li porta via il vento, occorrono fatti concreti e questi per ora non si sono visti. IN SINTESI si può ipotizzare che prima del 22 il titolo sarà ceduto. A Verona se si troveranno i soldi per disputare il campionato di serie A dilettanti o a Capo d’Orlando se si punterà solo sul contante. Si ipotizza anche un pool di società livornesi che possa coagularsi per permettere un futuro. Iniziativa meritoria, ma che non può risolvere il problema del basket di vertice. Casomai, questo si, avviare un processo unitario per partire dai settori giovanili e con un programma a lungo termine cercare di risalire la china. I colloqui ed i contatti continuano e intanto la squadra, intesa come ’roster’ si è squagliata. Anche rimanendo in Legadue occorrerebbe ripartire da zero.".

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