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sabato 16 maggio 2009

PALLACANESTRO LIVORNESE: NON E' MEGLIO RIPARTIRE DA DOVE COSTA DI MENO?

Altro argomento molto, molto interessante è la situazione finanziare del Basket Livorno. In un articolo del quotidiano "La Nazione" che noi oggi postiamo si ritorna a parlare della possibilità di ripartire da un serie minore dove le spese per mantenere una società sono nettamente inferiori rispetto a quelle che servono per il campionato di LegaDue. Eccolo: "Lorenzo Gremigni Livorno. Il primo giugno si avvicina e niente si muove nel basket livornese di elite. Il primo giungo è la data in cui si deve procedere alla prima iscrizione al prossimo campionato con una documentazione che riguarda i conti economici in perfetta regola e la società di via Pera è sempre alla finestra aspettando notizie dal fantomatico gruppo degli ‘amici del basket’ che qualcuno afferma che ci sia, ma nessuno lo ha mai visto e dalle istituzioni. Che, beninteso, non possono essere quelle che cavano il ragno dal buco sborsando denaro pubblico perché questo deve essere destinato a ben altre voci del capitolo spesa, ma che potrebbero far molto per convincere imprenditori e maggiorenti livornesi a fare qualcosa per lo sport della palla a spicchi che è uno dei vanti sportivi della città. Per il passato glorioso e per il seguito di pubblico. Negli ambiti istituzionali nessuno parla, anzi è difficile anche rintracciare qualcuno perché tutti sono impegnati in una campagna elettorale che sta giungendo nella sua fase calda, ma dai gesti e dalle smorfie di coloro che hanno a lungo sacrificato il loro tempo ad inseguire soluzioni per il basket non trapela niente di buono. L’impressione è che la prima scadenza, quella appunto del primo giugno, sarà onorata in attesa di vedere come si evolve la situazione ed anche perché se non ci si iscrive non si può nemmeno in seguito commercializzare il titolo. E questa sarebbe una beffa oltre al danno. I giocatori e lo staff tecnico per ora sono stati saldati al 60% delle loro spettanze. Occorre trovare denaro cash per provvedere alla estinzione dei debiti perché se non si è in pari con questi l’iscrizione non verrebbe accettata. E la cosa non è semplice. Certo che la situazione generale del basket italiano è di crisi profonda. Se si eccettuano due o tre società di serie A tutte le altre sono alle prese con bilanci all’osso e con i bilanci in rosso, ma ciò non può confortare. Livorno, per storia e tradizione, merita un posto almeno in Legadue che oltretutto si è conquistato sul campo con un campionato decisamente positivo, ma se i soldi non ci sono, come avevamo già detto qualche anno fa, non è più possibile allungare l’agonia. Molto meglio dare un taglio netto e riprendere dal basso, da una posizione cioè che sia consentita con i soldi che possono esserci a disposizione. Il momento è delicato, il tempo stringe, gli acquitenti disposti a rilevare il titolo sportivo di Legadue ci sono. Riuscire a mantenerlo sarebbe il massimo, ma occorre farlo con un progetto a medio-lungo termine. Le improvvisazioni devono terminare.".

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