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martedì 5 maggio 2009

BASKET LIVORNO: L'ENNESIMO DEJAVU'

Postiamo un articolo del quotidiano "Il Tirreno" con firma di Renzo Marmugi: "Il campionato di Legadue è finito il 26 aprile e la sede di via Pera è piombata nel silenzio e nell’incertezza. La scorsa settimana doveva esserci una cena di commiato fra la squadra e lo staff tecnico amaranto, invece l’appuntamento è saltato. Niente saluti, niente ritrovo attorno a un tavolo per scrivere la parola fine all’avventura di Basket Livorno in questo 2008-2009. Jermaine Boyette e Marcelus Kemp sono già volati negli Stati Uniti, Troy Ostler partirà giovedì, baby Saccaggi è tornato a Carrara in attesa di ricevere comunicazioni dalla Benetton Treviso, la sua società di appartenenza, Rossetti è a Reggio Emilia dalla fidanzata. Bagnoli viene segnalato nel Valdarno, dove abita la sua famiglia di origine, mentre Charlie Foiera resterà almeno fino a tutto maggio a Livorno. Prima di andare ognuno per la propria strada, comunque, i giocatori sono passati in sede per chiedere notizie degli stipendi già maturati e di quelli che dovrebbero arrivare entro il 30 giugno. La società è in stand-by, il presidente Patrizio Tofani e i membri del consiglio di amministrazione Antonio Tamalio e Vasco Suggi, a loro volta attendono notizie dal sindaco Cosimi e dalla sua squadra per capire se e come gli aiuti esterni promessi più volte durante la stagione affluiranno nelle casse del club amaranto. Poi c’è da capire il futuro: Alessandro Cosimi ha garantito più volte che il basket di vertice a Livorno non scomparirà. Un’intenzione lodevole, ma per metterla in pratica servono iniziative concrete, ricerca di imprenditori, un lavoro di contatti che contrasta con gli impegni della campagna elettorale. Entro il 1º giugno la Federbasket dovrà ricevere dalle società di Legadue che vogliono iscriversi al prossimo campionato alcuni documenti importanti (bilancio in regola al 30 aprile, versamenti Irpef ed Enpals ai dipendenti), poi il tutto andrà formalizzato entro il 30 giugno con l’aggiunta - rispetto agli anni passati - di un ulteriore controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate. Non manca molto, se Livorno vuole continuare a esistere sull’atlante dei canestri. (re.mar.)".

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