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sabato 30 maggio 2009

BASKETLIVORNO: EFFETTUATA L'ISCRIZIONE, MA ORA RESTA IL DUBBIO SUL TITOLO SPORTIVO

E' stata effettuata l'iscrizione al prossimo campionato di LegaDue da parte della società del Basket Livorno, ma adesso resta il dubbio sul futuro della permanenza del titolo sportivo nella nostra città. Il nodo verrà sciolto entro il prossimo 20 giugno ed in merito a questa questione postiamo un articolo del quotidiano "Il Tirreno" con firma di Renzo Marmugi: "LIVORNO. Basket Livorno si iscrive al campionato di Legadue. “Ogni lunga marcia comincia con un piccolo passo”, diceva Mao Tse Tung. Un aforisma che la pallacanestro amaranto prova a imparare a memoria per farsi coraggio, tanto coraggio. Perché entro il 1º giugno la società di via Pera presenterà alla Federazione tutti i documenti necessari all’iscrizione, ma per conoscere il futuro si dovrà aspettare ancora. Almeno fino al 20 giugno. Nel senso che i trecentomila euro necessari per mettersi in regola al 30 aprile (stipendi ai dipendenti, Irpef, Enpals, Iva ecc.) sono arrivati, e questo è il primo, piccolo passo. «Abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo - dice Fabio Del Nista, supertifoso di basket sempre in prima linea negli ultimi anni tormentati della palla a spicchi cittadina - decidendo di iscrivere la squadra al campionato. Poi, come dicevano i latini, fortuna iuvat audaces. Speriamo di avere ragione. Intanto Livorno ha fatto vedere che è viva, siamo a ballare e balliamo. Ci sono tre fronti di trattative, ma ci siamo dati un tempo limite per non andare troppo in là. Nella nostra agenda quella data è il 20 giugno». Non dice altro Fabio Del Nista, ex assessore al bilancio e ora presidente Asa. Ma, ricostruendo le puntate precedenti, la situazione dovrebbe essere più o meno questa: un gruppo toscano è interessato a entrare nel pacchetto azionario di Basket Livorno, continuando a giocare qui, ma la trattativa appare abbastanza articolata, quindi il discorso supererà sicuramente il 7 giugno, data delle elezioni comunali. Quel gruppo, in caso di acquisizione della società, ovviamente rimborserebbe i trecentomila euro anticipati per l’iscrizione a puro titolo di amicizia da un pool di persone che preferiscono rimanere in incognito. Le altre due ipotesi, invece, sono da campane a morto per il basket amaranto di vertice. Al pressing di Capo d’Orlando - smaniosa di tornare in vetrina dopo la cancellazione dalla serie A nell’estate 2008 per irregolarità amministrative - si è aggiunta un’altra piazza e tutti gli indizi sembrano portare verso Verona. Una squadra che ha vinto 3-1 il playoff-derby di serie B dilettanti contro Albignasego e quindi in grado di girare a Livorno la sua promozione in A dilettanti (ex B1) in cambio dei diritti di Legadue e staccando anche un assegno importante (si parla di 700mila euro). «È un sacrilegio pensare che una città con la tradizione di Livorno non possa sostenere una squadra nella pallacanestro di vertice...», diceva ieri sera Vasco Suggi a una cena amarcord al circolo Libertas con tanti compagni d’avventura di quei tempi eroici. Eppure la realtà è proprio questa: gli avvoltoi sono pronti, il PalaLivorno potrebbe riempirsi di ragnatele. (renzo marmugi)".

venerdì 29 maggio 2009

ECCO LA FOTO DI DREW NICHOLAS CHE BACIA LA COPPA DELL'EUROLEGA

Vi avevamo parlato della vittoria di Drew Nicholas con il Panathinaikos Atene nella finale dell'Eurolega contro il Cska Mosca di Ettore Messina. Ecco quindi la foto del grande ex livornese che bacia il trofeo dell'Eurolega dopo la vittoria nella final four di Berlino.
Un momento felice per il giocatore statunitense che rende orgogliosi anche noi livornesi che abbiamo visto giocare Drew Nicholas per una stagione con la maglia del Basket Livorno con cui ha vinto anche la classifica dei marcatori del campionato di Lega A.
Ancora complimenti al grande Drew che per noi resta sempre uno dei grandi giocatori che ha vestito la maglia del Basket Livorno.

giovedì 28 maggio 2009

BASKET LIVORNO: ISCRIZIONE PIU' VICINA MA E' IN FORSE LA PARTECIPAZIONE AL CAMPIONATO

E' sempre più vicino il giorno della scadenza per l'iscrizione al prossimo campionato di LegaDue che, 90 su 100, verrà effettuata. Il forse riguarda il dopo: verrà venduto o no il titolo sportivo? In merito a questa domanda postiamo oggi l'articolo del quotidiano "La Nazione" a firma di Lorenzo Gremigni: "Lorenzo Gremigni Livorno. Il tempo scorre e la data di iscrizione al campionato di Legadue si avvicina. Entro lunedì dovrà essere perfezionata la prima incombenza, ma non dovrebbero esserci dubbi in proposito. Basket Livorno si iscriverà al campionato. Che poi lo disputi davvero e il titolo sportivo rimanga a Livorno è tutt’altro discorso. Le previsioni dicono che le possibilità di continuare l’attività a livello di Legadue sono minime: imprenditori livornesi disposti a finanziare il basket non ce ne sono e la famosa triade formata da Del Nista, Nebbiai e Canaccini ha già provato e riprovato senza successo, trovare chi da fuori abbia interesse a rilevare il basket labronico così come fece anni or sono il signor ‘Mabo’ è impresa non facile perché la città sta attraversando un periodo di involuzione sul piano operativo delle grandi opere che sono in cantiere da anni, ma non decollano mai. Dice, ma allora come si può pensare che l’iscrizione avvenga nei tempi debiti dovendo sottoporsi ad un esborso economico per mettersi in pari con stipendi, Inps, Irpef e ammennicoli vari? Semplice: O si trovano finanziatori locali il che potrebbe anche preludere ad un discorso da iniziare e portare avanti sul futuro oppure sarà la società che è interessata a rilevare il titolo sportivo a cacciare la grana altrimenti, senza iscrizione, il titolo non può essere venduto e il posto rimasto vacante viene assegnato dalla Lega a chi ne ha diritto perché appena retrocessa o non promossa. Quindi, mettiamo come si vocifera ai piani alti della Legadue, che ci sia l’interessamento di Capo d’Orlando a rilevare il titolo sportivo per rilanciarsi nel basket che conta sarebbe la società siciliana ad anticipare la cifra occorrente e ripianare il bilancio e quindi pagherebbe un conguaglio al momento del passaggio del titolo. QUESTO è lo scenario più reale. Iscrizione e quindi dopo il 21 giugno cessione del titolo. E ripartenza? Questo è tutto da vedere. Certo sarebbe opportuno ripartire da una serie B costruendo una società con un manager capace e un settore giovanile efficiente che programmi in un tempo ragionevole la scalata, ma ci sarà la volontà e la capacità di farlo? Oppure si cercherà ancora di vivere alla giornata come fatto finora senza costruire una società forte che è l’anticamera di una squadra forte? Questo è il busillis che assilla gli appassionati, quelli veri, del basket a Livorno. C’è ovviamente chi spera ancora in un miracoloso salvataggio in extremis, ma è difficile pensare che ciò possa accadere. Basta aspettare per sapere.".

BASKET LIVORNO: DELL'AGNELLO LASCIA PER ANDARE A VENEZIA

Si sta delineando il futuro del Basket Livorno e non è molto felice visto che la prima pedina, il collante, l'uomo che era riusciti a fare stare insieme la baracca durante il campionato, coach Sandro Dell'Agnello, ha accettato l'ingaggio propostoli dalla Reyer Venezia. Ecco le parole con cui è stato annunciato il trasferimento sul sito della LegaDue: "Sarà Sandro Dell’Agnello il nuovo coach della formazione maschile dell’Umana Reyer. La Reyer ha vinto la concorrenza delle numerose società di A1 e LegaDue che erano sulle sue tracce. Premiato come miglior allenatore della LegaDue nella stagione 2007/2008, Dell’Agnello a Livorno ha guidato i suoi a due ottime stagioni, in linea con gli obiettivi del club, e valorizzando i giocatori più giovani. E’ lui l’allenatore che corrisponde perfettamente all’identikit tracciato dalla società orogranata: giovane ma conoscitore della categoria, determinato, ambizioso e passionale. Nato a Livorno il 20 ottobre del 1961 per tutti è soprannominato “Sandrokan”, per via della grinta che da sempre lo contraddistingue: sia quella che ci metteva quando entrava in campo da giocatore, che quella con la quale adesso incita i suoi atleti dalla panchina. “Sono felicissimo di questa scelta, fin dai primi contatti l’interessamento della Reyer è stato per me motivo di orgoglio – dice il nuovo coach reyerino – è una piazza storica che ha un progetto solido e ambizioso. Non potrei chiedere di meglio. Conosco Casarin e in questi giorni ho avuto modo di conoscere il presidente Brugnaro e posso dire che c’è stato subito feeling. Poi da avversario ho potuto vivere quest’anno la grande atmosfera che si respira alla Reyer. Il Taliercio è davvero una bomboniera: tifo caldo e al tempo stesso molto accogliente. L’auspicio è di far divertire tutti i numerosi tifosi reyerini”. Nella sua lunga carriera da giocatore, Dell’Agnello ha militato con Livorno, Caserta, Roma, Siena, Roseto e Reggio Emilia. A Livorno ha iniziato la sua carriera di allenatore chiamato nel finale di stagione in serie A1 per concludere un’annata già compromessa e iniziare a lavorare sul futuro. Al suo primo anno in LegaDue nonostante la penalizzazione di 4 punti (poi ridotti a 2) e una squadra costruita con un budget limitato, ha condotto i toscani non solo ad una tranquilla salvezza, ma anche ad un soffio dai playoff. Impresa che gli è valsa, per la qualità del gioco espresso e per i risultati conseguiti, il titolo di miglior allenatore del campionato. Confermatissimo anche quest’anno alla guida dei labronici ha sfiorato nuovamente i play off sfuggiti solo al fotofinish all’ultima giornata per colpa della classifica avulsa dal momento che Livorno è arrivata a quota 30 punti nel gruppone compreso tra il sesto e il decimo posto. Quest’anno in entrambe le occasioni in cui ha incrociato la Reyer in campionato ha sempre vinto: prima espugnando il Taliercio per 79-65 e poi bissando il successo tra le mura del palasport livornese per 80-62. Da giocatore Dell’Agnello ha vinto uno scudetto, nella stagione 1990-1991, e una Coppa Italia nel 1988 entrambi con Caserta. Per anni pilastro della Nazionale, ha collezionato in azzurro 108 presenze, segnando 749 punti e vincendo l’argento agli Europei del 1991. Dal basket giocato, si è ritirato nel 2002, ad oltre quarant'anni di età. La conferenza stampa per la presentazione ufficiale di Sandro Dell’Agnello verrà programmata per i prossimi giorni.".

mercoledì 27 maggio 2009

27 MAGGIO 1989 - 27 MAGGIO 2009: VENTI ANNI LA FINALE SCUDETTO

Scordiamoci per un giorno del presente della pallacanestro livornese e dei guai economici che sta attraversando.

Oggi, 27 maggio 2009, ricorre una data che per la pallacanestro labronica rappresenta il culmine di un movimento che negli anni ottanta regnava a livello nazionale.

Esattamente 20 anni fa si svolgeva gara 5 della finale scudetto tra Enichem Livorno (LL) e Philips Milano (Olimpia).

Una partita che è entrata nella storia non solo perché è stata la prima serie delle finali play-off che arrivava alla "bella" da quando esisteva il meglio dei cinque incontri, ma per tutto quello che è successo dopo con l'ultimo tiro di Andrea Forti, il tuffo storico da metà campo di Bob Mc Adoo per recuperare la palla ad Alberto Tonut, l'invasione di campo festosa del popolo giallo-blu, Roberto Premier che scambio una partita di pallacanestro per un incontro di pugilato picchiando, fino a fare uscire il sangue, un tifoso "libertassino", i cinque falli fischiati ma non segnati a referto dall'altro americano milanese Young e la mezz'ora di tempo d'attesa in cui Livorno si è sentita campione d'Italia (anche la RAI mostrava in grafica la dicitura "ENICHEM LIVORNO CAMPIONE D'ITALIA") e poi deufradata.

Insomma una data storica che i media locali, televisione e giornali, non ricordano (sembra essere stata cancellata) e che noi abbiamo il dovere di ricordare, non per demagogia verso il passato ma per ricordare un passato glorioso che deve essere rispettato, onorato e proseguito.

Questo sarà uno dei tanti anniversari che da oggi abbiamo deciso di festeggiare ogni anno in ricordo di tutti quei grandi giocatori che hanno indossato con onore la maglia delle società livornesi.

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martedì 26 maggio 2009

BASKET LIVORNO: ULTIMI GIORNI DI PATIMENTO...

Siamo vicini alla conclusione della vicenda del Basket Livorno. Entro domani (segui il conto alla rovescia sul nostro sito) sarà svelato il futuro della società di via Pera. In merito postiamo l'articolo del quotidiano "Il Tirreno": "Si sono aperti due fronti di trattativa, entro mercoledì avremo un quadro della situazione più preciso». Fabio Del Nista, l’uomo del sindaco nella “triade” chiamata al capezzale di Basket Livorno, tra oggi e domani si tufferà a capofitto sul problema per vedere di risolvere almeno il rebus dell’iscrizione al campionato di Legadue, da inviare alla Federazione entro il 1º giugno.
Un discorso che non riguarda solo dei moduli da compilare ma richiede anche un consistente sforzo economico (circa 300mila euro) per mettere i conti in regola alla scadenza del 30 aprile. Oggi, dunque, ci sarà il primo incontro con un pool di persone interessato almeno ad anticipare la cifra di cui Basket Livorno ha bisogno come l’ossigeno.
L’altro ramo delle trattative riguarda un discorso più a medio termine con un gruppo che potrebbe rilevare la maggioranza delle quote azionarie, ma qui si sfocerà nel mese di giugno e dopo le elezioni.
«Salviamo almeno l’onore e l’iscrizione alla Legadue - sospira Del Nista - però a questo punto bisogna che la gente che vuole bene al basket si faccia avanti. Il momento è questo e soltanto questo». Non dice, il braccio destro di Alessandro Cosimi, che lo spettro della vendita dei diritti potrebbe materializzarsi se la trattativa in corso per il futuro andasse a vuoto. Anche se il sindaco vorrebbe che la pallacanestro di vertice rimanesse qui a Livorno, un concetto ribadito in molte occasioni. Entro domani sarà anche fatto un esame dei conti più dettagliato per la chiusura del bilancio di gestione 2008-’09, una scadenza tecnica doverosa e inevitabile, qualunque cosa accada."
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lunedì 25 maggio 2009

BASKET LIVORNO: PROSEGUE IL CONTO ALLA ROVESCIA

Prosegue il conto alla rovescia (seguilo sul nostro sito) per l'iscrizione al prossimo campionato di LegaDue, servono 300mila euro da recuperare in pochi giorni. Su questo oggi postiamo un articolo del quotidiano "Il Tirreno": "LIVORNO. Prosegue il conto alla rovescia, il 1º giugno si avvicina e Basket Livorno prosegue la sua lotta contro il tempo per iscriversi al campionato di Legadue. Un passaggio tecnico che obbliga ogni società a mettere in regola bilancio, stipendi ai tesserati e contributi previdenziali alla data del 30 aprile, e da quest’anno le norme introdotte dalla Federazione diventano ancora più restrittive, con l’Agenzia delle Entrate che esaminerà caso per caso, comunicando alla Fip eventuali inadempienze. La “triade” Fabio Del Nista-Patrizio Tofani-Antonio Tamalio continua a muoversi per reperire la cifra necessaria a formalizzare l’iscrizione (servono almeno 300mila euro) e reperirla da qui a pochi giorni non sembra uno scherzo. Il sindaco Alessandro Cosimi, comunque, segue da vicino la situazione e si tiene informato attraverso Del Nista, l’uomo della sua squadra da tempo al capezzale del basket. Anzi, oggi dovrebbe esserci un incontro col “mayor” proprio per fare il punto della situazione. Chi ama la palla a spicchi in città sta facendo il conto alla rovescia e incrocia le dita. Meno sei giorni alla “deadline”: possibile che nel mondo imprenditoriale ed economico non esista qualcuno disposto a sostenere una piazza con un palasport da ottomila posti e che aspetterebbe solo un minimo di continuità e di programmazione per riaccendersi? La domanda risuona nel vento, ma l’idea di un PalaLivorno aperto solo per i concerti e poche altre date è una pugnalata al cuore e all’immagine della città.".

mercoledì 20 maggio 2009

BASKET LIVORNO: SEMPRE PIU' VICINO IL MOMENTO DELLA VERITA'

Si avvicina sempre di più il momento della verità per l'iscrizione al campionato del Basket Livorno (a tal proposito potete seguire sul nostro sito il conto alla rovescia) ed oggi postiamo un altro articolo del quotidiano "Il Tirreno" sulle tappe di avvicinamento al momento clou: "LIVORNO. Cambio di data perché il tempo stringe. Fabio Del Nista, Patrizio Tofani e Antonio Tamalio - la “triade” chiamata ad occuparsi del destino di Basket Livorno - invece di domani si sono incontrati già ieri sera per buttare giù un po’ di numeri e di cifre necessari per iscrivere la società amaranto al prossimo campionato di Legadue. La “deadline” imposta dalla Federazione è il 1º giugno, dunque bisogna fare in fretta. Da un primo esame della situazione per mettersi in regola al 30 aprile con tutti gli obblighi richiesti dai regolamenti sportivi servirebbero almeno 300mila euro. «La decisione - dice Fabio Del Nista, l’uomo di fiducia del sindaco nelle questioni della palla a spicchi - è quella di provare a iscriverci al campionato a tutti i costi, perché senza iscrizione svanirebbe anche la possibilità di vendere il titolo sportivo, un’operazione che potrebbe rendere 500mila euro...». Parole pesanti come il piombo, anche se poi lo stesso presidente Asa, appena uscito dalla riunione con i dirigenti di BL Tofani e Tamalio, ritrova un briciolo di ottimismo. «Le speranze non sono molte - prosegue Fabio Del Nista - ma qualche chance potrebbe esserci dopo le elezioni comunali. Da domani (oggi, ndr) cominciamo a prendere una serie di contatti per vedere la disponibilità a reperire la somma richiesta e anche per lavorare su una pista che potrebbe concretizzarsi verso metà giugno. Lunedì prossimo ci incontreremo con Alessandro Cosimi, perché il sindaco anche in questo periodo strapieno di impegni non perde di vista l’obiettivo basket. Ha sempre detto di voler portare avanti il discorso Basket Livorno, per questo lo terremo informato sulla situazione aspettando anche da lui un’idea su come poter proseguire l’attività». R.M.".

martedì 19 maggio 2009

BASKET LIVORNO: CHE FINE FARA' IL TUTTO?

Che fine farà la pallacanestro livornese? Una risposta c'è la può dare l'articolo del quotidiano "Il Tirreno" che aggiorna noi tutti appassionati sulla situazione del Basket Livorno e che noi oggi postiamo: "Prosegue il conto alla rovescia di Basket Livorno, chiamato a vivere i giorni più lunghi della sua tormentata storia. Domani Fabio Del Nista, Patrizio Tofani e Antonio Tamalio si riuniranno per quantificare la somma necessaria a iscrivere entro il 1º giugno la società al prossimo campionato di Legadue, un passo obbligato anche in caso di cessione del titolo sportivo. Per riuscirci c’è da mettere in regola i conti fino al 30 aprile. Pagando gli stipendi a squadra e staff, i contributi previdenziali e anche le questioni fiscali, Iva e Irpef incluse. Una scadenza tecnica che impone un consistente esborso economico e che la gente del basket spera non diventi il pretesto per impacchettare verso un’altra città il diritto a disputare la Legadue tirando giù la saracinesca e cantando “signori, la musica è finita”. Dopo tutte le prese di posizione del sindaco Alessandro Cosimi in merito al proseguimento dell’attività sarebbe un pugno allo stomaco, un colpo durissimo all’immagine e alla storia sportiva di Livorno. In attesa degli sviluppi societari rischia di aprirsi un altro fronte di contenziosi. I giocatori, attraverso i rispettivi agenti, cominciano a chiedersi se e quando i contratti in scadenza 30 giugno 2009 potranno essere pagati. Durante questo sofferto campionato Cosimi ha incontrato più volte la squadra amaranto garantendo che «nessuno sarebbe andato via da Livorno con un euro non riscosso». Parole scolpite nella pietra se a pronunciarle è il primo cittadino, ma ora che i giocatori sono in vacanza e dopo tutti i rinvii e le dilazioni già vissuti nella riscossione degli emolumenti, fra di loro comincia a serpeggiare qualche dubbio.L’agente Dario Santrolli, ad esempio, oltre ad assistere Sandro Dell’Agnello è il referente italiano di John Greg, della cui scuderia fanno parte Boyette, Kemp e Ostler. Al telefono è educato, usa toni garbati, ma esterna anche preoccupazione. «Accanto agli stipendi già maturati e da maturare Boyette ha due scadenze importanti in sospeso e Marcelus Kemp una. Per tutto l’anno - dice Santrolli - abbiamo cercato di essere concilianti, di indurre alla ragione i giocatori anche quando qualcuno di loro voleva scegliere la linea dura. Il sindaco di Livorno si era esposto in prima persona con impegni precisi e per noi la cosa - visto il suo ruolo istituzionale - valeva come un contratto scritto, però i segnali rassicuranti non hanno trovato riscontro nei fatti. E questo desta gravi preoccupazioni, soprattutto negli americani che hanno un certo tipo di mentalità. Io sono disposto a pazientare ancora, però devo anche salvaguardare l’interesse dei miei associati. Qui ci sono crediti arretrati, commissioni ai procuratori non pagate, insomma per chi ha messo la faccia e dato garanzie c’è il rischio che si inneschi una spirale pericolosa». Traduzione: “spirale pericolosa” significa ritrovarsi con un lodo davanti al Collegio Arbitrale della Fiba (il FAT), la Federazione internazionale, organo istituito per dirimere le controversie tra i professionisti stranieri e i club di appartenenza. Un tribunale sportivo velocissimo nell’esaminare le questioni (20-30 giorni) e nel pronunciare le sentenze. Naturalmente, trattandosi di un organo sovranazionale, le sue decisioni diventano esecutive anche per le singole federazioni. Per i club morosi che a quel punto non saldano i conti con i giocatori che hanno presentato il lodo scattano punizioni severe, tra cui anche l’esclusione dal campionato di appartenenza. Un elemento di riflessione in più sul caso Basket Livorno. “Sandrokan”. La telefonata con Dario Santrolli è anche l’occasione per parlare del futuro di coach Dell’Agnello. «Abbiamo quattro richieste, e Caserta è quella più vicina a concretizzarsi se la prima opzione Lino Lardo non andrà a buon fine. Gli altri club che inseguono Sandro sono Cantù, Biella (se Bechi andrà via) e Venezia, ma Caserta è decisamente in pole. Lui per quella città rappresenta molto, ci ha vinto uno scudetto, la piazza lo accoglierebbe a braccia aperte». Renzo Marmugi".

lunedì 18 maggio 2009

BASKET LIVORNO: TRA DUE O TRE GIORNI SAPREMO IL DESTINO DEL BASKET LIVORNO

Postiamo un articolo de "Il Tirreno" sulla crisi della pallacanestro livorno, in particolar modo della società del Basket Livorno: "LIVORNO. Tre giorni, 72 ore per sciogliere la prognosi o per stilare il certificato di morte sportiva. Basket Livorno, ormai abituata da anni a vivere estati di passione, questa volta sembra veramente arrivata a un punto definitivo. Basta con le navigazioni a vista, se ci saranno margini per ripartire grazie a un programma serio e di prospettiva, bene, altrimenti si deciderà di tirare giù la saracinesca e di spegnere le luci. «Abbiamo ricevuto alcune offerte per la cessione dei diritti di Legadue, ma io voglio continuare», dice Alessandro Cosimi in uno dei rarissimi momenti liberi di queste frenetiche giornate di campagna elettorale. Il sindaco uscente non vuole arrendersi, anzi sta cercando di trovare una soluzione che esca dai recinti della precarietà, però non è semplice. Il tempo è tiranno, un nodo scorsoio che stringe alla gola club e istituzioni. Entro il 1º giugno infatti si dovranno presentare i documenti in Federazione per iscriversi al campionato 2009-2010, corredati da una serie di pagamenti e scadenze molto severi, che saranno passati al setaccio dell’Agenzia delle entrate: stipendi in regola ai dipendenti entro il 30 aprile, più Irpef, Inps, Enpals. Tutte cose che richiedono un esborso finanziario importante. «In questo periodo io non ho tempo da dedicare al basket - continua Alessandro Cosimi - però ho delegato il compito di quantificare la cifra necessaria per mettersi in regola con l’iscrizione alla Legadue a Fabio Del Nista, Patrizio Tofani e Antonio Tamalio. Entro mercoledì-giovedì i tre tecnici si riuniranno per fare un po’ di conti e buttare giù cifre precise in merito alle necessità più impellenti della società di pallacanestro. La situazione è delicata, però dei contatti con gruppi imprenditoriali disposti a rilevare il pacchetto azionario esistono e bisognerà impegnarsi al massimo per svilupparli. Anche se i tempi sono veramente stretti...». Il destino di Basket Livorno sembra appeso a un filo. Alcune piazze premono per comprare il titolo sportivo, ma cedere la Legadue in cambio di un assegno a cinque zeri sarebbe una pugnalata mortale nella schiena, anche sul piano dell’immagine e della credibilità. Non tanto per il mondo economico - ormai abituato alla sordità e all’indifferenza, salvo poche eccezioni - quanto per la passione della gente comune e per la storia della palla a spicchi in città. Dei contatti per rilanciare la sfida, come ha ammesso il sindaco senza sbottonarsi più di tanto, esistono. E dovrebbero riguardare il settore dell’energia. Poi ci sono i possibili scenari legati alla nuova gestione del PalaLivorno, per il quale si sta pensando a una sinergia tra pubblico e privato, con il coinvolgimento di ForumNet per quanto riguarda il cartellone degli eventi. Il PalaLivorno con i suoi 8033 posti può far gola e aprire prospettive inedite anche per eventuali sponsor collaterali, nome dell’impianto e altro. È una strada da battere senza tregua. (re.mar.)".

BASKET LIVORNO: MANCANO 13 GIORNI ALLA PRIMA SCADENZA E TUTTO ANCORA TACE

Mancano solo 13 alla prima scadenza per l'iscrizione al prossimo campionato e tutto ancora tace. Dalle mura di via Pera non escono punte novità e tutto rimane fermo alla fine della stagione regolare. Segui il conto alla rovescia sul nostro sito>>

sabato 16 maggio 2009

PALLACANESTRO LIVORNESE: NON E' MEGLIO RIPARTIRE DA DOVE COSTA DI MENO?

Altro argomento molto, molto interessante è la situazione finanziare del Basket Livorno. In un articolo del quotidiano "La Nazione" che noi oggi postiamo si ritorna a parlare della possibilità di ripartire da un serie minore dove le spese per mantenere una società sono nettamente inferiori rispetto a quelle che servono per il campionato di LegaDue. Eccolo: "Lorenzo Gremigni Livorno. Il primo giugno si avvicina e niente si muove nel basket livornese di elite. Il primo giungo è la data in cui si deve procedere alla prima iscrizione al prossimo campionato con una documentazione che riguarda i conti economici in perfetta regola e la società di via Pera è sempre alla finestra aspettando notizie dal fantomatico gruppo degli ‘amici del basket’ che qualcuno afferma che ci sia, ma nessuno lo ha mai visto e dalle istituzioni. Che, beninteso, non possono essere quelle che cavano il ragno dal buco sborsando denaro pubblico perché questo deve essere destinato a ben altre voci del capitolo spesa, ma che potrebbero far molto per convincere imprenditori e maggiorenti livornesi a fare qualcosa per lo sport della palla a spicchi che è uno dei vanti sportivi della città. Per il passato glorioso e per il seguito di pubblico. Negli ambiti istituzionali nessuno parla, anzi è difficile anche rintracciare qualcuno perché tutti sono impegnati in una campagna elettorale che sta giungendo nella sua fase calda, ma dai gesti e dalle smorfie di coloro che hanno a lungo sacrificato il loro tempo ad inseguire soluzioni per il basket non trapela niente di buono. L’impressione è che la prima scadenza, quella appunto del primo giugno, sarà onorata in attesa di vedere come si evolve la situazione ed anche perché se non ci si iscrive non si può nemmeno in seguito commercializzare il titolo. E questa sarebbe una beffa oltre al danno. I giocatori e lo staff tecnico per ora sono stati saldati al 60% delle loro spettanze. Occorre trovare denaro cash per provvedere alla estinzione dei debiti perché se non si è in pari con questi l’iscrizione non verrebbe accettata. E la cosa non è semplice. Certo che la situazione generale del basket italiano è di crisi profonda. Se si eccettuano due o tre società di serie A tutte le altre sono alle prese con bilanci all’osso e con i bilanci in rosso, ma ciò non può confortare. Livorno, per storia e tradizione, merita un posto almeno in Legadue che oltretutto si è conquistato sul campo con un campionato decisamente positivo, ma se i soldi non ci sono, come avevamo già detto qualche anno fa, non è più possibile allungare l’agonia. Molto meglio dare un taglio netto e riprendere dal basso, da una posizione cioè che sia consentita con i soldi che possono esserci a disposizione. Il momento è delicato, il tempo stringe, gli acquitenti disposti a rilevare il titolo sportivo di Legadue ci sono. Riuscire a mantenerlo sarebbe il massimo, ma occorre farlo con un progetto a medio-lungo termine. Le improvvisazioni devono terminare.".

BASKET LIVORNO: DELL'AGNELLO POTREBBE LASCIARE PER TRASFERIRSI A CASERTA

Non è ancora ufficiale ma poco ci manca visto la situazione finanziaria in cui si trova la società del Basket Livorno: Sandro Dell'Agnello, livornese doc e coach della società di via Pera, potrebbe lasciare la guida della panchina amaranto per quella di Caserta. Postiamo un articolo de "Il Tirreno" che tratta di questo argomento: "«Siamo solo alla fase del vago interessamento. Figuriamoci, è davvero raro che un allenatore a questo punto prematuro della stagione di mercato estivo possa già essere ad ore dalla firma nero su bianco di un contratto con una nuova società». Sandro Dell’Agnello, eletto praticamente già a nuovo coach di Caserta dai media locali della cittadina campana, tira il freno a mano. Il tecnico livornese che ha guidato in panchina il Basket Livorno prima con i galloni di vice e poi da head coach dal 2006 sino ad oggi, smentisce con forza quanto già dato per scontato dagli organi di stampa casertani nei giorni scorsi. «Ammetto che il club del presidente Caputo ha espresso un interessamento nei miei confronti ma non ho neanche parlato direttamente con nessuno dei dirigenti bianconeri. Il mio agente (gli interessi professionali di Dell’Agnello sono ancora curati da Dario Santrolli, ndr) mi ha solo riferito che esistono anche un altro paio di situazioni al momento, pur sempre in fase di dialogo allo stadio davvero iniziale». Il momento dei saluti ai canestri della sua città è quindi rimandato, anche se ‘Sandrokan’ pare ormai rassegnato al fatto di dover chiudere giocoforza l’ennesimo capitolo labronico nella sua vita cestistica. «Non ho più avuto ulteriori contatti. Al momento, tutto tace» taglia corto Dell’Agnello, anche perché non resta molto da dire alla luce dell’ennesima situazione preoccupante sotto il profilo economico da parte del club di via Pera che rischia di dover cedere il titolo sportivo a Capo d’Orlando. Sotto il profilo personale però, l’ex campione classe ’61 vedrebbe chiudersi una porta e spalancarsi un portone. «Io favorito in un lotto di allenatori papabili assieme ad Attilio Caja e Lino Lardo (in realtà quest’ultimo è il pupillo del patròn ma adulato da molte altre squadre grazie al miracolo salvezza ottenuto con Rieti in A1, ndr)? Beh, se fosse davvero così, sarei lusingato. È una notizia che non può non fare piacere - ammette con la solita modestia Dell’Agnello -. Per quanto riguarda Caserta poi, si tratta di una piazza importante nel panorama del basket italiano». Per l’ala forte scoperta nel settore giovanile della Pallacanestro Livorno e lanciata nel basket che conta all’inizio degli anni ’80, si tratterebbe comunque di una altro ritorno da brividi. Proprio a Caserta infatti Dell’Agnello si è consacrato al fianco di tanti altri campioni quando la squadra era targata Phonola arrivando pure a vincere una Coppa Italia nell’88 ed uno scudetto nel ’91. Ma soprattutto è stato ed è ancora amato dai tifosi, visto che ha speso nella città della Reggia ben 8 anni della sua vita. «Ma al di là del fattore ritorno, si tratterebbe di un’esperienza sicuramente stimolante sotto tanti altri punti di vista - ribatte Dell’Agnello, potenziale erede di Frates ma senza cedere alla tentazione di un facile amarcord -. Anche Caserta ha rischiato di sparire solo qualche anno fa ma ha saputo reagire, crescere e tornare nella massima serie. Quest’anno ha ottenuto una buona salvezza e punta a migliorarsi anche perché l’entusiasmo ritrovato di 4-5 mila abbonati è una spinta la cui forza non può essere sottovalutata». Andrea Puccini".

venerdì 15 maggio 2009

BASKET LIVORNO: ANCORA TUTTO MOLTO PREMATURO

Postiamo un articolo de "Il Tirreno" sulla situazione del Basket Livorno: "Dammi i soldi e ti porto la soluzione», canta il rapper Fabri Fibra. E Basket Livorno avrebbe bisogno anche di uno che aggiungesse la strofa successiva: «Cosa ti manca? Tranquillo, ce l’ho io qua». La clessidra del tempo continua a far scivolare i granelli di sabbia, il tempo scorre e il 1º giugno sembra terribilmente vicino, un iceberg contro il quale potrebbe schiantarsi il Titanic amaranto. Senza l’orchestrina che suona sul ponte e la gente che balla. Perché qui il pericolo non è sommerso, ma sotto gli occhi di tutti, non c’è bisogno del radar di bordo per individuarlo. Quindici giorni, poco più, quel che resta per preparare la documentazione da inviare alla Fip relativa all’iscrizione al prossimo campionato di Legadue. I parametri da seguire sono tassativi: stipendi in regola al 30 aprile più i relativi oneri fiscali (Enpals, Inail, Inps, Irpef) versati all’Agenzia delle entrate, che da quest’anno si occuperà di avvisare la Federazione se ogni società è effettivamente a posto sul fronte dei contributi e delle altre voci, pena la cancellazione da ogni attività sportiva. In più ogni club professionistico dovrà presentare copia certificata del bilancio societario al 31 marzo, nel quale il rapporto ricavi/indebitamento deve essere come minimo 2. Elementi che presuppongono un intervento finanziario importante da compiere entro brevissimo tempo, visto che il 1º giugno è molto, troppo vicino. Il sindaco Cosimi, nonostante gli impegni istituzionali e il pressing della campagna elettorale, due giorni fa ha incontrato Patrizio Tofani, presidente di Basket Livorno, appena rientrato da un viaggio all’estero per motivi di lavoro. Due ore e mezzo di colloquio, seguite ieri da un altro incontro fra lo stesso Tofani e Fabio Del Nista, uomo di punta della squadra del “mayor” sul fronte della palla a spicchi. La speranza è che da questo intreccio di rapporti possa nascere qualche novità sostanziale sul futuro assetto della società di via Pera, altrimenti la situazione rischierebbe di andare verso un vicolo cieco, cioè la scomparsa di Livorno dall’atlante dei canestri. Patrizio Tofani ha assicurato che entro la prossima settimana saranno pagati gli stipendi maturati nel mese di aprile da squadra e staff, poi a ruota seguiranno fornitori e altri soggetti. Il presente, insomma, si muove. Il prossimo passo è capire se esistono delle prospettive. (re.mar.)".

mercoledì 13 maggio 2009

LIVORNO v FORLI' L'ULTIMA SFIDA IL 6 MAGGIO 1999


Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri, dai nostri amici di ForlìBasket.it, il volantino di un messaggio in cui si ricorda il decennale dell'ultima partita giocata tra Forlì e Livorno al palaFiera della città romagnola il 6 maggio 2009.
Una città storica che ha in comune con Livorno storia e giocatori.
Una città che come Livorno adesso sta passando un momento non molto felice dopo aver trascorso un glorioso passato.
10 anni fa praticamente Forlì giocava la sua ultima partita ai massimi livelli dopo aver visto passare sul parquet grandissimi ricordi.
Speriamo quindi che nel prossimo futuro si possa rigiocare un match ai massimi livelli tra Livorno e Forlì, una classica che deve ritornare perché tanta storia e tanta cultura cestistica non si può e non si deve gettare via.

martedì 12 maggio 2009

SUL NOSTRO SITO...

Mancano pochi giorni alla scadenza per l'iscrizione al campionato di LegaDue del Basket Livorno. Sul nostro sito siamo partiti con il conto alla rovescia per un momento topico. Vai a vederlo.

BASKET LIVORNO: MANCA POCO PER L'ISCRIZIONE

Oggi postiamo un articolo de "Il Tirreno" sull'imminente scadenza dell'iscrizione al campionato di LegaDue da parte del Basket Livorno: "LIVORNO. Il primo giugno, primo step per l’iscrizione al prossimo campionato, si avvicina e Basket Livorno è ancora in cerca di una soluzione. I tempi sono già stretti, poco più di due settimane dice il calendario ma in realtà il futuro del club di Legadue è già davanti a un bivio. Perché entro il primo giugno si dovranno formalizzare alcune scadenze tecniche precise e se non si riuscirà a trovare una soluzione dal punto di vista finanziario e di ristrutturazione societaria sarà difficile trovare una via d’uscita. Il sindaco Cosimi, sia pure nel vivo di una campagna elettorale bollente, sta cercando una via d’uscita che permetta a Livorno di restare nel giro del basket nazionale, anche con l’aiuto dei suoi collaboratori più stretti, ma la questione non è semplice. C’è da chiudere il bilancio 2008-2009 onorando gli impegni economici presi con i dipendenti (giocatori e staff), però questo da solo non può bastare. In via Pera stanno bussando anche i creditori extrabasket, quindi per trovare una soluzione definitiva serve un’azione massiccia, ad ampio raggio. Il problema primario, comunque, è sempre quello: trovare un dirigente di riferimento, un imprenditore appassionato che abbia voglia di diventare il capocordata di una struttura societaria che comunque andrà rinforzata per non trovarsi ancora a dover navigare a vista, a ricominciare un’altra avventura con l’affanno. Il momento è delicato, il tempo stringe, gli avvoltoi disposti a comprare il titolo sportivo di Legadue cominciano già a volteggiare. Speriamo che Livorno sappia difendere un suo patrimonio.".

lunedì 11 maggio 2009

LA PALLACANESTRO LIVORNESE: INTERVISTA DE "LA NAZIONE" A MASSIMO FARAONI

Postiamo un articolo de "La Nazione" in cui Lorenzo Gremini intervista Massimo Faraoni sulla crisi della pallacanestro livornese: "E’ un momento particolare per la Livorno dei canestri. Le bocce sono ferme perché il play-off non è stato centrato, la situazione economico-societaria grave. Diciamocelo francamente: il futuro del basket livornese di alto livello è quanto mai incerto, probabilmente al capolinea. Dei motivi che l’hanno portato a questo punto e delle possibilità future ne parliamo con Massimo Faraoni, una vita nel basket da dirigente. Intanto, Faraoni, un’analisi del perchè ci si trovi a questo punto si impone. «Diciamo che guardandoci indietro negli ultimi anni si è pensato più a prendere stranieri o giocatori anziani che investire sui giovani con cui si avrebbero avuti benefici economici e un patrimonio tecnico migliore». Si spieghi meglio. «Ecco, i ragazzi fatti in casa sia livornesi che acquisiti in giovanissima età costano meno di stipendio, attirano maggiormente il tifoso che con loro si identifica, garantiscono entusiasmo ed attaccamento alla maglia. poi possono essere ceduti facendo cassa». Si, ma il movimento di base a Livorno è ancora florido? «Certo che lo è. Le società che fanno attività giovanile e minibasket sono tante. Elenco a memoria: Don Bosco, Libertas, Pallacanestro Livorno, Us Livorno, Basket Meloria, Acli Stagno e Jolly Acli se non ne dimentico qualcuna. E lo fanno anche bene perché il Don Bosco per esempio andrà alle finali nazionali juniores». Ed allora? E’ la città imprenditoriale che non risponde? «Guardi che nel passato qualche aiuto è stato dato, e non indifferente. Però si doveva puntare a costruire una società vera dal punto di vista manageriale pensando anche al marketing di cui nell’era moderna non si può fare a meno sviluppando un progetto preciso ed invece si è vissuti alla giornata, cosa che non invoglia certamente un futuro socio o dirigente. E poi…». E poi? «Diciamo che quelli che investivano soldi non avevano voce in capitolo nella gestione e si sono stancati ed allontanati. Magari verso altri liti, qualcuno sempre nel basket». Allora cosa occorre fare? «Vista la tradizione che ha il basket a Livorno e in Toscana ripartire con un progetto preciso riguardante il settore giovanile. Con giocatori locali o reclutandoli nelle vicinanze un po’ come faceva la Libertas dei primi anni ruggenti o il Don Bosco i cui giocatori sono sparsi un po’ per tutta Italia tra A e Legadue tanto che se ne farebbe due quadre competitive». Si, ma se mancano le risorse? «Si deve ripartire da un campionato che la città attualmente si possa permettere e da lì iniziare un progetto tecnico sportivo, ma anche basato sul settore giovanile e sul marketing». Magari anche dalla Lega di serie A, quella che una volta era la serie B? «Dipende dalle risorse a disposizione, Certo se i soldi per fare la Legadue non ci sono si potrebbe anche vendere il titolo e giocare in un campionato che costa meno ed è ugualmente di qualità e da lì ripartire per una scalata». E che cosa ci vorrebbe? «Innanzi tutto dirigenti capaci. Si deve fare un passo indietro e mettere in campo un progetto nuovo che parta dal basso e dia fiducia alla città. Insomma ci vuole un personaggio che faccia da collante ed abbia capacità ed esperienza». Che potrebbe essere Massimo Faraoni. «No, questo non può essere perché io per la prossima stagione ho un contratto praticamente pronto con la Virtus Bologna, ma potrei essere disponibile, come ho sempre fatto, per dare dei consigli. Fermo restando che il progetto deve partire dalla società, passare per un manager e finire con un allenatore che sia in sintonia con la società perché spesso si guarda al proprio interesse ed invece l’interesse non deve essere quello dei giocatori, del manager o dell’allenatore che può sempre passare, ma della società. Che a sua volta deve tutelare tecnico e atleti sempre e comunque». Lorenzo Gremigni".

giovedì 7 maggio 2009

BASKET LIVORNO: IL SILENZIO SULLE VICENDE SOCIETARIE E' PERICOLOSO

Tutto tace ed il silenzio non è bello da sentirsi questa volta anche perché potrebbero ritornare dei vecchi fantasmi di 15 anni fa quando nell'estate del 1994 venne radiata dalla pallacanestro italiana la Baker Rum Livorno (la società nata dalla fusione tra Libertas e Pallacanestro Livorno).
E' stato il punto più basso della pallacanestro livornese che tutti speriamo non venga "bissato" con la vendita del titolo sportivo del Basket Livorno (come si paventa in città in questi giorni).
Dalla società di via Pera nessuna novità, l'unico persona a parlare è coach Sandro Dell'Agnello che, dallo stabilimento balneare da lui comprato di Marina di Pisa, rilascia delle parole non molto incoraggianti per il futuro della pallacanestro labronica.
Le promesse del sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, non sono state rispettate; lo sponsor che è arrivato a poche partite dalla fine del campionato non è, per niente, un affidamento finanziario per il futuro, visto che non ha rassicurato (almeno al momento della presentazione alla stampa) sulla conferma della sponsorizzazione per più anni; il famoso Consorzio "Amici del Basket" non è mai decollato; gli arretrati degli stipendi (almeno ad oggi) non sono ancora arrivati; nuovi soci o persone interessate a rilevare la società nemmeno l'ombra da lontano.
Tutto tace e non è per niente bello....

mercoledì 6 maggio 2009

ALTRO EX LIVORNESE PROTAGONISTA IN EUROPA

C'è un altro ex livornese che in questo periodo è stato protagonista della pallacanestro non italiana.

Dopo Brad Miller con la maglia dei Chicago Bulls, ad essere protagonista questa volta è stato Drew Nicholas (qui nelle foto sia con la maglia del Basket Livorno che del Panathinaikos Atene).

Drew Nicholas è diventato campione d'Europa giocando nel Panathinaikos Atene. Nella finale contro il Cska Mosca di Ettore Messina, che i greci hanno vinto per 73-71, Nicholas ha segnato 7 punti giocando poco più di 29 minuti con 2 su 3 da 2 ed 1 su 4 da tre.

Drew Nicholas giocò con la maglia del Basket Livorno nella stagione 2004/05 segnando 753 punti, vincendo anche la classifica dei marcatori del campionato di Lega A.

Un'altra stella che è passato dai parquet livornesi...


martedì 5 maggio 2009

BASKET LIVORNO: L'ENNESIMO DEJAVU'

Postiamo un articolo del quotidiano "Il Tirreno" con firma di Renzo Marmugi: "Il campionato di Legadue è finito il 26 aprile e la sede di via Pera è piombata nel silenzio e nell’incertezza. La scorsa settimana doveva esserci una cena di commiato fra la squadra e lo staff tecnico amaranto, invece l’appuntamento è saltato. Niente saluti, niente ritrovo attorno a un tavolo per scrivere la parola fine all’avventura di Basket Livorno in questo 2008-2009. Jermaine Boyette e Marcelus Kemp sono già volati negli Stati Uniti, Troy Ostler partirà giovedì, baby Saccaggi è tornato a Carrara in attesa di ricevere comunicazioni dalla Benetton Treviso, la sua società di appartenenza, Rossetti è a Reggio Emilia dalla fidanzata. Bagnoli viene segnalato nel Valdarno, dove abita la sua famiglia di origine, mentre Charlie Foiera resterà almeno fino a tutto maggio a Livorno. Prima di andare ognuno per la propria strada, comunque, i giocatori sono passati in sede per chiedere notizie degli stipendi già maturati e di quelli che dovrebbero arrivare entro il 30 giugno. La società è in stand-by, il presidente Patrizio Tofani e i membri del consiglio di amministrazione Antonio Tamalio e Vasco Suggi, a loro volta attendono notizie dal sindaco Cosimi e dalla sua squadra per capire se e come gli aiuti esterni promessi più volte durante la stagione affluiranno nelle casse del club amaranto. Poi c’è da capire il futuro: Alessandro Cosimi ha garantito più volte che il basket di vertice a Livorno non scomparirà. Un’intenzione lodevole, ma per metterla in pratica servono iniziative concrete, ricerca di imprenditori, un lavoro di contatti che contrasta con gli impegni della campagna elettorale. Entro il 1º giugno la Federbasket dovrà ricevere dalle società di Legadue che vogliono iscriversi al prossimo campionato alcuni documenti importanti (bilancio in regola al 30 aprile, versamenti Irpef ed Enpals ai dipendenti), poi il tutto andrà formalizzato entro il 30 giugno con l’aggiunta - rispetto agli anni passati - di un ulteriore controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate. Non manca molto, se Livorno vuole continuare a esistere sull’atlante dei canestri. (re.mar.)".

BASKET LIVORNO: POTREBBE ESSERE UNA "FINACCIA"

Oggi postiamo un articolo de "La Nazione" con firma di Lorenzo Gremigni: "Livorno. A Campionato concluso, con qualche rimpianto e comunque la soddisfazione di aver salvato il posto in Legadue con largo anticipo malgrado le vicissitudini fisiche che hanno colpito i giocatori ed economiche che hanno perseguitato la società è tempo di pensare al futuro del basket livornese. La voce più ricorrente è che il futuro sia… nero. Insomma l’Amministrazione Comunale ed il sindaco in prima persona ed attraverso la triade da lui designata e composta da Fabio Del Nista, Valter Nebbiai e Fabio Canaccini hanno fatto il possibile per trovare il sistema di far andare avanti e decollare il basket di primo livello a Livorno, ma i successi sono stati scarsi. La panacea di tutti i mali avrebbe dovuto essere l’associazione degli ‘Amici del basket’, ma in verità essa non è mai decollata. Chi ha risposto picche, chi ha promesso e poi è svanito nel nulla, chi qualcosa ha sganciato o si è detto disposto a farlo ma la realtà è che il campionato è stato portato a termine, probabilmente verranno pagate tutte l spettanze ai giocatori, ma per poter pensare al futuro occorre ben altro. E l’Amministrazione non può evidentemente pagare lei per la sopravvivenza del basket perché ha ben altri problemi da risolvere e non può entrare nel campo dello sport con sovvenzioni come avviene in alcune regioni del Sud e delle Isole. Le fonti ufficiali al proposito tacciono, qualche voce dalla triade afferma che è stato fatto il possibile e l’impossibile ma l’imprenditoria livornese è sorda a simili richiami e che non è più possibile spendere tempo e idee per svegliare gente che vuol dormire, qualche altra dice che si farà un ultimo tentativo subito dopo le elezioni, ma i margini di sopravvivenza sono minimi ed entro giugno c’è da effettuare l’iscrizione al campionato. Che andrebbe fatta comunque anche nell’ipotesi dannata che si volesse cedere il titolo sportivo per ripartire da una serie inferiore con una sia pur minima base. Intanto di certo c’è che Sandro Dell’Agnello se ne andrà, «Io vorrei rimanere — ha detto il coach — perché Livorno è la mia città e qui sto bene, ma una nuova stagione tribolata come quella appena passata non poteri sopportarla. Fisicamente e mentalmente». Logico che lui. dopo due stagioni miracolose a Livorno, possa avere richieste da società di maggior solidità sia di serie A che di Legadue e stia vagliando le proposte. Per ciò che riguarda i giocatori ci sarebbero Bagnoli Giuri con contratti ancora in atto. E tutto dipende allora se la società sopravviverà. Gli altri potrebbero partire fin da domani. E gli stranieri lo faranno sicuramente.".

sabato 2 maggio 2009

UN EX LIVORNESE PROTAGONISTA DEI PLAYOFF NBA

Chi l'avrebbe mai detto nel lontano 1998 che quel giocatore bianco alto 2.13 m, nato il 12 aprile 1976, passava per caso da Livorno e vestiva la maglia del Basket Livorno sarebbe stato uno dei protagonisti di gara 6 del primo turno dei playoff tra Boston Celtics e Chicago Bulls.
Questo è stato Brad Miller (nella foto) che dopo aver vestito la maglia amaranto si è trasferito oltre oceano iniziando una signora carriera nella NBA.
Miller ha iniziato la sua carriera nei "pro" americani negli Charlotte Hornets (1999-2000), proseguita nei Chicago Bulls (2000-2002), negli Indiana Pacers (2002-2003), nei Sacramento Kings (2003-2009) per poi tornare nei Chicago Bulls quest'anno.
Naturalmente a Brad Miller va tutto il nostro imbocca al lupo con la speranza di essere ancora protagonista in questi play-off.