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giovedì 2 aprile 2009

BASKET LIVORNO: ECCO LE ULTIME NOVITA' SULLA SITUAZIONE ECONOMICA

Oggi postiamo un articolo de "Il Tirreno" con firma di Renzo Marmugi: "LIVORNO. Un’altra giornata infinita. Sei ore riuniti a parlare di soldi, stipendi e possibili azioni sindacali, un’ora e mezzo in palestra, a fare quella che dovrebbe essere la professione esclusiva di una squadra di basket. A Livorno il tempo si è fermato, passano i giorni ma ogni volta sembra di vedere lo stesso film pigiando il tasto “rewind”. L’unica novità rispetto a martedì 24 marzo quando i giocatori avevano annunciato lo sciopero (poi rientrato) perché la società aveva garantito che le spettanze arretrate sarebbero state saldate entro la fine della scorsa settimana è che ieri il cast si è spostato da via Pera al PalaAlgida. E che in serata, alla fine della partitella contro la Virtus Siena, è piombato nello spogliatoio amaranto direttamente il sindaco Cosimi. Era il primo aprile, ma nessuno ha pensato a uno scherzo quando il giemme Masini al mattino annunciava per le 15,30 una conferenza stampa dei giocatori, stanchi di promesse che si dilatano nel tempo e di parole scritte sulla sabbia. Bagnoli, Foiera e compagni forse meditavano un’azione di protesta eclatante per domenica nella partita contro Venezia, di sicuro oltre a parlare con i media volevano anche un altro incontro con il sindaco. Dal Comune la risposta non si è fatta attendere: «Verrò a trovarvi stasera al palasport, ma vi chiedo una cosa: sospendete tutto». Alle 19.40, sotto la pioggia, dopo il consiglio comunale ecco Alessandro Cosimi varcare la soglia del PalaAlgida insieme all’assessore alle politiche sociali Alfio Baldi (un supertifoso di basket). Li aveva preceduti Fabio Del Nista, ex assessore al bilancio, sempre in prima linea da quando la pallacanestro cittadina ha cominciato a soffrire. «La banca ha sbloccato i soldi dello sponsor Unicoop Tirreno, i giocatori possono stare tranquilli» aveva anticipato Del Nista, uno degli uomini del sindaco al capezzale del basket. Il primo tassello andava a posto: stamani squadra e staff avranno l’assegno con tutti gli arretrati. Ma resta il nodo sul futuro: cosa succederà da qui al 30 giugno? Venti minuti chiusi nello spogliatoio, poi il rompete le righe. Con la faccia più serena, sperando che questa volta non ci siano altri intoppi. A nome della squadra ha parlato Simone Bagnoli: «Ci è stato promesso che domattina (oggi, ndr) verranno saldati i debiti arretrati. Il sindaco ha dato scadenze precise che ci hanno rassicurato molto. Rispetto ad altri colloqui la sua presenza è stata più incisiva: ha ribadito che da qui alla fine non perderemo un centesimo e la cosa ha tranquillizzato tutti. Finalmente potremo dedicarci alla pallacanestro senza portare in palestra i problemi dell’ultimo mese e mezzo. Cosimi ci ha chiesto di andare ai playoff e su questo sfonda una porta aperta. È la nostra idea fissa da inizio stagione, cercheremo di vincere tre partite su quattro. Il sindaco poi ha parlato anche del futuro: ha detto che secondo lui il basket a Livorno non finirà mai, usando parole convincenti. Io ho un triennale: spero che sia tutto vero...». Altri venti minuti di riunione ristretta (con l’assessore Baldi, il membro del cda Tamalio, Dell’Agnello, Masini e Cosmelli), poi il “mayor” se n’è andato: «Domani (oggi, ndr) arrivano gli arretrati e io ho chiesto l’impegno totale di squadra e società per andare con serenità ai playoff. I ragazzi sono bravi, hanno dimostrato sempre un grande attaccamento alla maglia, ma il futuro si disegna anche con qualche appassionato che voglia occuparsi di questa squadra. Come Comune non ci mettiamo un euro, il nostro compito è solo quello di trovare risorse, però nella società ci vorrebbe un padrone disposto ad anticipare dei soldi e a fronteggiare le varie scadenze perché il problema è sempre la cassa. Il conto economico alla fine tornerà, le risorse si trovano. Ma così è dura. Il futuro? Io non voglio chiudere: abbiamo un palasport bellissimo, però bisogna smettere di pensare ai tempi di Libertas e Pallacanestro. La realtà è questa, viviamola». "

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